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Ovature Polpo, seppia, calamaro, Murice e Natica
aggiunto 01/07/2023 20:36 in Catture
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Francesco Romeoscrive:

OVATURE di POLPO, SEPPIA, CALAMARO, MURICE e NATICA

📷 Una serie di foto, scattate durante le mie battute di pesca, di molluschi allo stato embrionale presenti nel nostro mare, racchiusi in queste perfette strutture geometriche, ermetiche, ma allo stesso tempo fragili e che, impazientemente, aspettano di incarnare diverse forme di vita e di destini.

🐙 Nella foto n.1, abbiamo le uova di polpo appese, come grappoli, alla volta delle tane. Purtroppo non si notano tanto in quanto, a difesa da possibili predatori, vi è la madre che rimarrà nella tana (senza più nutrirsi) fino alla loro schiusa (1-2 mesi) e, di lì a poco, terminerà il suo breve ciclo di vita.

🦑 Nelle foto n. 2 e 3, abbiamo rispettivamente le uova di seppia e di calamaro. Queste vengono depositate e abbandonate su qualsiasi substrato solido che si presta allo scopo e che offre una buona ossigenazione, essendo ben esposto alla corrente. Le uova di seppia, di consistenza morbida e a forma di goccia/uva, sono ricoperte da un secreto gelatinoso che la femmina avvolge attorno al substrato prescelto in modo che non si stacchino, ma fluttuino in acqua assumendo la tipica disposizione a “grappolo”, dalla caratteristica colorazione nerastra a causa dell’inchiostro di cui sono cosparse. La schiusa avviene dopo 1-3 mesi, mentre per quelle del calamaro, racchiuse in tubi gelatinosi dal colore biancastro/giallognolo, tra i 25 giorni e i 45 giorni, in base alla temperatura dell’acqua.

🐚 Nella foto n. 4, abbiamo le uova di murice. Spesso vengono trovate spiaggiate e confuse per grosse spugne ma, in realtà, sono grossi ammassi di capsule ovigere di un mollusco gasteropode, comunemente chiamato murice, che, nell’antichità, veniva usato per produrre la porpora utilizzata per tingere gli indumenti delle classi più abbienti grazie alla secrezione di una loro ghiandola. Oggi sono più conosciuti per il loro utilizzo culinario con gli ‘spaghetti agli sconcigli’, nome con cui questi Muricidi sono chiamati in alcune regioni italiane. Questi ammassi biancastri e globosi, che contengono migliaia di uova, possono essere fissati a un substrato roccioso o rilasciati su sabbia in balia delle variabili condizioni meteomarine.

🐚 Nella foto n.5, abbiamo le uova di ‘Natica’, nome comune di una ventina di specie di conchiglie tipiche di fondali sabbiosi. La Natica depone le uova, a forma di nastri, impastandole nella sabbia con un muco da lei secreto e depositate sul fondo marino, in primavera, tra marzo e giugno.

Interamente ideato e realizzato da Matteo B. ©
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